Percorsi di approfondimento

Avvocati e Mac ho ormai una “storia” pluriennale e, nel tempo, il materiale pubblicato è diventato più complesso da digerire, soprattutto per i nuovi utenti che scoprono il sito. Da più parti mi è stato chiesto di creare una sorta di guida all’approfondimento e, quindi, ho deciso di creare questa pagina che cerca, in base agli argomenti, di creare un percorso di approfondimento per chi è interessato ad un singolo argomento.

La pagina, allo stato, è quello che gli anglosassoni chiamano work in progress, ovvero un “cantiere”. Conto con il tempo di strutturarla meglio.


  1. PCT: Processo Civile Telematico
    1. Webinar sul PCT
    2. Articoli
  2. Digitalizzazione dello studio
    1. Acquisizione
    2. Archiviazione
  3. Lavorare con l’iPad
  4. Scrivere atti telematici avanzati in Markdown e LaTeX con l’utilizzo di Pandoc
  5. Scrivener
  6. Automazioni
    1. Automator
    2. Hazel
    3. Keyboard Maestro

PCT: Processo Civile Telematico

Se siete qui, presumo, che al 70% siate interessati ai Processi Telematici (ormai non esiste solo quello Civile ma anche quello Penale, Amministrativo e Tributario).

Io, nel corso del 2013 e sino al 2017, mi sono dedicato alla formazione legata al PCT e tuttora approfondisco le novità legate particolarmente all’utilizzo dei dispositivi Apple con il PCT. Ho anche realizzato una serie di webinar (per i praticanti dell’Ordine di mia appartenenza (Reggio Emilia) che di fatto ripropone l’ultimo corso di formazione che ho realizzato nel 2017 (riveduto e corretto ovviamente al 2018 quando ho registrato il tutto). I webinar trattano in modo approfondito quasi tutti gli aspetti del PCT e, se volete farvi una formazione completa, è sicuramente la risorsa corretta … tuttavia vi richiederà un minimo di investimento, sono varie ore di video (ma potete sempre usare la modalità di YouTube a velocità avanzata 😉).

Webinar sul PCT

  • Digitalizzazione dell’ufficio: Nella mia attività di formazione mi sono accorto di un problema a monte dei Processi Telematici … l’analfabetizzazione informatica degli studi legali (e non solo). Ho quindi deciso di aprire la serie con una infarinatura generale per implementare una “vera” digitalizzazione nel proprio ufficio. Se poi siete ulteriormente interessati qui trovate tutti gli articoli che ho pubblicato sull’argomento.
  • Gli strumenti necessari per il PCT: Questa lezione introduttiva spiega nel dettaglio tutti gli strumenti necessari per gestire il Processo Civile Telematico; sono infatti necessari tutta una serie di strumenti che spesso non si conoscono minimamente.
  • Le regole generali ed le varie tipologie di deposito: il Processo Civile Telematico è il più “antico” processo e come tale ha una serie abbastanza sfaccettata di tipologie di deposito. In questo webinar passo in rassegna le regole di base del PCT per poi approfondire le particolarità dei vari tipi di depositi.
  • Le regole avanzate del PCT e gli errori da evitare: inizia la parte avanzata del corso dove oltre approfondire le varie regole per estrarre e depositare copie all’interno del fascicolo telematico vediamo anche quali sono i possibili errori e come riconoscerli prima di incorrere in decadenze o problemi del deposito.
  • PCT per l’utente avanzato: A causa di problemi tecnici la registrazione non è stata possibile (conto in un prossimo futuro di procedere in tal senso). In questa lezione abitualmente spiego come creare atti telematici avanzati (che permettono di richiedere l’aumento del 30% nei compensi giudiziali) e come leggere un file XML del datiatto.xml.

Articoli

Nel corso degli anni, soprattutto all’inizio, ho creato svariati articoli sul PCT, alcuni li ho aggiornati nel tempo ma sono sempre stati delle isole abbastanza separate. Di seguito trovate un percorso di lettura / un modo per districarvi velocemente per trovare quello che cercate.

L’articolo più letto del sito è quello relativo alla configurazione della firma digitale (su Mac così come su Windows).
La prima cosa da sottolineare è che c’è differenza tra CNS (Certificato Nazionale dei Servizi) che serve per accedere ai vari portali d’accesso (PdA) del Processo Civile Telematico e vera e propria Firma Digitale. Abitualmente su di una SmartCard o Token USB (la chiavetta USB o businesskey come qualcuno inappropriatamente la chiama) sono dotati di due tipologie di certificati: (a) il CNS e (b) la firma digitale.
La prima (il CNS) è un certificato che attesta la nostra identità (e solo quello) ed il secondo (la firma digitale) è la chiave privata per “sottoscrivere” un documento digitale, ovvero attestarne la paternità e provenienza da parte del firmatario.

Su come configurare il CNS su Firefox e come funziona un dispositivo di firma digitale ho fatto un video abbastanza dettagliato a cui vi rimando. A tal proposito vi segnalo che dalla versione 56 l’interfaccia di Firefox per caricare i dispositivi di sicurezza è lievemente cambiata, qui trovate l’aggiornamento della guida relativo al punto.

Per gli utenti Apple un altro problema non indifferente, se posseggono una smartcard, è legato alla gestione del lettore di smartcard. Avendone anch’io uno collegato al mio iMac ho scritto un articolo che può aiutarvi nella ricerca del driver giusto.

A fianco del CNS, recentemente, è stato introdotto come sistema generale per interfacciarsi con le Pubbliche Amministrazioni ed essere da loro riconosciute, lo SPID: Sistema Pubblico di Identità Digitale.

Attualmente solo un PdA, quello della Regione Toscana, ha implementato la possibilità di accedervi con lo SPID.
La cosa interessante è che, questa soluzione, permette di collegarsi ai fascicoli telematici anche da iPad.

Un’altra limitazione spesso “sofferta” dagli utenti Apple è quella di non poter utilizzare, per il collegamento ai PdA, browser come Safari e Chrome. Grazie al collega Roberto Alma ho documentato come è possibile usare questi browser su macOS installando OpenSC.

Come dicevo all’inizio la firma digitale è un differente strumento rispetto al CNS. Se si usa un “imbustatore” (programma per creare la busta telematica) off-line come SLpct i driver vanno configurati direttamente dentro l’applicazione e questa si occupa direttamente di “firmare” i nostri depositi telematici. Per software online, tipo Quadra o Fallco, è necessario scaricare un apposito Applet Java sul proprio computer da quando Firefox ha bloccato l’implementazione di questi direttamente nel browser. Alternativamente è possibile utilizzare la c.d. firma remota, io ho testato quella Infocert per fare un deposito con Quadra direttamente da iPad.

Nel corso degli ormai 6 anni (nel memento in cui scrivo) di PCT ho sviluppato un flusso di lavoro abbastanza strutturato che ho documentato qui e poi l’ho modificato! Come qualsiasi flusso di lavoro è personale ma credo possa essere di interesse per vedere come è possibile svolgere in modo efficiente un deposito telematico.

Venendo ai depositi telematici ed in particolare agli atti telematici mi sono anche dedicato a documentare come creare atti telematici “avanzati” tali da poter richiedere l’aumento del 30% delle competenze giudiziali cosi come previsto dalla normativa.
In particolare ho predisposto una guida su come fare i link, all’interno dell’atto telematico, ai documenti allegati.
Ho anche documentato il mio flusso di lavoro per scrivere atti telematici avanzati utilizzando Markdown, Pandoc e LaTeX.

Per creare buste telematiche uso da anni SLpct il software open-source sviluppato per conto della Regione Toscana.

Su questo programma oltre ad aver scritto dei suoi pregi e difetti, ho raccolto i link a varie utili guide e documentato come fare un deposito telematico di busta superiore ai 30 Mb.

Sempre legato al mondo del PCT ho scritto vari articoli legati alla digitalizzazione dei documenti e su come ottimizzare gli stessi per evitare di creare depositi telematici superiori ai “famigerati“ 30 Mb. Recentemente ho scoperto Tesseract, un programma OCR open-source, ed ho creato un’automazione per fare il riconoscimento del testo in PDF multi pagina (ci ho pure fatto un video).

Una delle operazioni più tediose e che richiedono tempo è la numerazione degli allegati da depositare all’interno della busta telematica.
Visto che sono pigro, ho creato due automazioni, una per macOS ed una per iOS /iPadOS che mi permette di evitare il grosso della fatica.

Ho anche scritto un articolo su come inserire l’attestazione di conformità all’interno di un PDF utilizzando Acrobart Reader DC, la versione gratuita di Acrobat.

Ogni anno, tra luglio e settembre, mi diverto a giocare con il nuovo sistema operativo di Apple per Mac e testare su di esso gli strumenti del PCT:

Digitalizzazione dello studio

Acquisizione

Archiviazione

Lavorare con l’iPad

Seppure inizialmente (nel 2010) l’iPad non mi ha convinto con l’avvento dell’iPad Pro ne sono diventato un forte sostenitore e, su queste pagine, scrivo dei miei esperimenti con il “futuro del computer”!

Scrivere atti telematici avanzati in Markdown e LaTeX con l’utilizzo di Pandoc

Senza il PCT e gli sforzi che ho fatto per trovare un flusso di lavoro digitale per scrivere atti telematici su qualsiasi piattaforma (macOS ed iPadOS ma questo sistema funziona anche su Windows e Linux) non sarei giunto a scoprire Pandoc e LaTeX.
Gli articoli di Avvocati e Mac li scrivo da sempre in Markdown di cui ho sempre apprezzato la semplicità e trasparenza, oltre che la portabilità (i documenti in markdown sono, di fatto, scritti in testo semplice ovvero dei normali file TXT).

Un avvocato tuttavia deve “impaginare” i documenti che scrive ed io, in particolare, ho preso la fissa della Tipografia (ho anche registrato un webinar sull’argomento).

Grazie a Pandoc e LaTeX sono riuscito ad unire queste necessità. Ora scrivo tutti i miei documenti, siano essi un articolo per questo sito, una lettera su carta intestata, un contratto o un atto giudiziario, con questo metodo.

Scrivener

Essere un avvocato civilista vuol dire scrivere. Fino al 2012 scrivevo come un dattilografo utilizzando programmi come Microsoft Word o suoi succedanei, Pages (di Apple) o LibreOffice (open-source). Scrivener mi ha insegnato che per “scrivere in digitale” è opportuno dividere la forma (il foglio di carta digitale) dal contenuto (le parole).
È uno strumento che consiglio a tutti per capire questo fondamentale concetto e per strutturare documenti complessi che richiedono una parte di ricerca (ad esempio giurisprudenziale o dottrinale) ed una parte di scrittura.

Ora la mia strada è andata verso altri lidi (Markdown, Pandoc e LaTeX) ma non sarei arrivato dove sono ora senza Scrivener. Se siete incuriositi ho anche fatto un webinar sul mio utilizzo di Scrivener.

Automazioni

Se sei pigro … automatizza!
Il computer è un assistente ligio e zelante, non approfittare di queste sue caratteristiche è un abominio, soprattutto se lavora al posto nostro.

Di seguito trovate le automazioni per far lavorare al mio posto i miei dispositivi Apple, divisi per gli specifici strumenti che mi permettono di automatizzare.

Automator

Hazel

Keyboard Maestro