Cucinare (in digitale) le idee

Cucinare (in digitale) le idee

Il processo creativo, che sia quello di scrivere un romanzo, un testo scientifico o un atto giuridico, è sempre travagliato e complesso.
In Italia, poi, la scuola e l'università (almeno quelle che mi hanno istruito) non insegnano le tecniche di scrittura digitale ma solo quella analogica (carta e penna per intenderci). Esempio sono l'esame di abilitazione alla professione forense o il concorso in magistratura dove le prove sono tutte scritte a mano.
Non sono mai stato un ottimo scrittore e scrivere al computer è sempre stato complesso per me. Nel corso degli ultimi anni tuttavia ho sviluppato ed affinato un metodo che ruota nell'ottimizzazione della scrittura utilizzando le potenzialità degli strumenti digitali. Non tutto è farina del mio sacco, l'organicità del metodo è merito dei miei adorati David Sparks e Katie Floyd e Mac Power Users (se conoscete l'inglese vi suggerisco di ascoltare l'episodio 82 del loro podcast dal titolo "Cooking Ideas").
Nell'articolo che segue vi illustrerò come ideare, strutturare, raffinare e definire i vostri contenuti totalmente in digitale.

Gli strumenti per cucinare le idee

Prima di esaminare in dettaglio gli strumenti informatici occorre introdurre alcuni concetti.
Creare un testo, da quello più semplice a quello più complesso, richiede un progetto. Per le menti più brillanti questo progetto può essere creato è sviluppato all'interno del cervello e, senza sforzo, le parole fluiscono da questo alle dita e sullo schermo.
Ahimè non rientro tra questi fortunati e, se anche voi siete come me, esistono degli strumenti concettuali molto utili. Vediamoli insieme!

Mappa mentale

Le mappe mentali, ideate dal "guru" Tony Buzan, sono uno strumento di concettualizzazione finalizzato ad organizzare, memorizzare le idee. La teoria alla base di questo strumento è l'organizzazione delle idee in modo non lineare in una struttura gerarchico associativa che dovrebbe rispecchiare il modo o in cui lavora il nostro cervello: Gerarchica perché i "rami" collegano ogni elemento con quello precedente; associativa perché le "frecce" collegano gli elementi disposti in gerarchia in punti diversi della mappa.
La mappa mentale è uno strumento visuale che utilizza colori e disegni per "connettersi" con il lato creativo del cervello.
L'approccio nella creazione di una mappa mentale è quello di suddividere i concetti in idee fondamentali.
Se tutto questo vi può sembrare astratto e hippie, ed in parte è così anche per me, devo ammettere che ho trovato questo approccio molto vicino alle mie corde e lo uso quotidianamente.
Le mappe mentali infatti stimolano la creatività e l'associazione di idee, lasciando le idee "fluide", inoltre il disegno della mappa da una visione d'insieme del progetto. Da ultimo la mappa mentale aiuta a "scomporre" le idee (proprie o altrui).

Outline (La Scaletta)

Strumento più classico e "contrapposto", come filosofia, alla mappa mentale. L'outline infatti ha un approccio lineare alla strutturazione delle idee.

Come utilizzare questi strumenti per "cucinare le idee"?

Questi metodi sono bellissimi, ma come usarli?
Il concetto alla base del "cucinare le idee" è molto simile a quello di cucinare: lasciare le varie idee a bollire in pentola in modo che, come i sapori si fondono l'uno all'altro nella pentola, le idee si associno l'una all'altra ed i concetti che vogliamo esprimere possano essere più chiari e raffinati.
Come per la cucina è necessario prendersi il giusto tempo per la preparazione di un piatto, così è fondamentale, per creare i nostri contenuti, lasciare alle idee il tempo di maturare.
In quest'ottica, quindi, inizieremo ad esempio con una mappa mentale predisponendo un primo abbozzo delle nostre idee, poi trasporteremo questi contenuti in un programma di outline e, vedendo in modo diverso le idee, ne aggiungeremo di nuove, per poi tornare appunto di partenza, la mappa mentale, ed ulteriormente raffinare i contenuti e trovare nuovi spunti.
Solo quando le nostre idee saranno "mature" passeremo alla scrittura vera e propria.
Apro una piccola parentesi, il principio di fondo è quello di non mettersi a scrivere in modo compiuto fino a che i contenuti, le idee, non ci soddisfano e l'argomento, di cui dobbiamo trattare od esprimere i concetti, ci sia ormai famigliare.
Poiché non dobbiamo veramente scrivere ma solo strutturare le idee non ci sarà necessario dedicare molto tempo, delle sessioni dai 15 ai 30 minuti basteranno. Il nostro cervello, tuttavia, da una sessione all'altra lavorerà per noi e ci permetterà di affrontare meglio la stesura finale dei contenuti.
Questo è, in estrema sintesi, il metodo.
Vediamolo nella pratica.

Gli strumenti informatici

Non entrerò nel dettaglio dei vari software ma vi darò una veloce panoramica.

Applicazioni per mappe mentali

1. MindNode per Mac ed iOS

Quando si tratta di gestire le mappe mentali questo è il mio programma di riferimento (qui trovate i link per MacAppStore ed AppStore).
Ha il vantaggio di essere su tutte e due le piattaforme Apple e permette di passare dall'una all'altra senza troppi problemi (unica accortezza da tenere è quella di salvare come file unico in Mac OS e non come pacchetto, questo perché detta modalità di salvataggio non è gestita dall'applicazione iOS).
L'interfaccia è semplice ed elegante oltre che molto intuitiva.

2. FreeMind per Mac e Windows

FreeMind è un software opensource per mappe mentali. Allo stato con una grafica meno accattivante è, in d'ogni, caso un software degno di nota è multi piattaforma (desktop).

3. Scapple per Mac e Windows

Non rientra appieno nella categoria delle mappe mentali. È un applicazione creata dalla Literature and Latte la medesima di Scrivener. Se con Scapple è possibile creare mappe mentali, l'approccio del programma è quello di una lavagna virtuale su cui prendere appunti e collegare le idee.
L'ho usato a lungo e pur essendo l'approccio nelle mie corde non gestisce benissimo il passaggio dei dati in altre applicazioni e, inoltre, non ha un app gemella per iOS.

applicazioni per l'outline

OmniOutliner per Mac ed iOS

OmniGroup produce software eccezionali per Mac ed iOS e OmniOutliner è uno di questi.
Ho inizialmente acquistato il programma più sulla fiducia (era consigliato da MPU) che per l'effettivo uso ma oggi senza questo programma non potrei vivere.
Quando c'è un grosso progetto da gestire e molti contenuti da creare OmniOutliner è il compagno indispensabile.
L'anno scorso mi sono lanciato nell'impresa di avvocati ed informatica un corso, originariamente di 3 lezioni ma quest'anno sarà di 5 (per chi interessasse il corso è già stato accreditato e sono solo in attesa delle locandine per pubblicizzarlo sul sito). Ogni lezione è di quattro ore ciascuna.
Creare e gestire i contenuti di un simile progetto sarebbe stato impossibile senza l'aiuto di questo software che rende facilmente manipolabile e modificabile una outline di grosse dimensioni.
Inoltre, con un servizio di sincronizzazione Cloud specifico, lavorare tra Mac ed iOS è semplicissimo.

Ms Word per Mac e Windows

Credo poco conosciuto ai più ma MS Word ha una funzione, abbastanza rudimentale, di outline.
Questa funzione è presente solo nella versione desktop (Mac e Windows) ma non in quella per iPad o quella online.
La funzione come dicevo è minimale se paragonata alle possibilità di OmniOutliner ma se possedete MS Word, il vostro flusso di lavoro è tutto all'interno di questo programma e non volete spendere altri soldi, direi che è un utile alternativa.

il formato OPML

OPML è l'acronimo di linguaggio markup di outline (in inglese Outline Processor Markup Language). Nella sostanza è un formato XML per rappresentare in una struttura gerarchica dei contenuti.
L'utilizzo di questo linguaggio come ponte permette alle varie applicazioni di trasferire i dati l'una all'altra.
È attraverso l'OPML pertanto che diventa possibile cucinare digitalmente le idee.

la chiusura del cerchio: Scrivener

Se avete letto qualche mio articolo sul sito saprete della mia passione per Scrivener.
Non potevo chiudere l'articolo senza parlare di questo software che adoro.
Tra le tante funzioni di Scrivener c'è quella per importare, indovinate indovinate, un file OPML.
Una volta cuciniate le nostre idee possiamo immediatamente metterci a scrivere importando la scaletta che abbiamo ultimato.

il file OPML creato in MindNode importato all'interno di Scrivener

il file OPML creato in MindNode importato all'interno di Scrivener

A chi conosce il programma, tuttavia, potrebbe sorgere una legittima domanda: perché non usare le funzioni di Scrivener come la Corkboard o l'Outliner?
Su progetti di piccolo spessore la domanda è legittima e, io stesso, creo direttamente la struttura del documento in Scrivener. Per progetti più complessi, tuttavia, avere una mappa mentale o un outline a disposizione è molto utile. Questo perché da una parte permette di avere un colpo d'occhio del progetto complessivo e dall'altra perché è possibile "riciclare" i contenuti.
Non ve ne faccio mistero, questo articolo si basa proprio su parte della scaletta che ho creato per il corso Avvocati ed Informativa nel 2015.
Così come ho fatto io oggi, anche voi potete ri-utilizzare i vostri contenuti. Se ogni atto giudico ha le sue particolarità pratiche, infatti, la parte teorico / giuridica spesso è riutilizzabile da sola o in un contesto più ampio.

Split View in iOS sulla sinistra Ulysses e sulla destra OmniOutliner

Split View in iOS sulla sinistra Ulysses e sulla destra OmniOutliner

In conclusione

Se ad un primo sguardo "cucinare le idee" può sembrare un'operazione complessa, nella pratica non lo è. Utilizzare questo metodo ottimizza e semplifica la parte di concettualizzazione e creazione di un documento. Il flusso interamente digitale, poi, permette di non perdere nessun "bit" di quello che abbiamo già creato.
Come sempre se avete idee, commenti o suggerimenti lasciateli qui sotto.

Nota conclusiva: Le immagini che vedete allegate all'articolo sono state fatte successivamente alla realizzazione dell'articolo stesso tranne la schermata finale di iOS. Per chi interessasse infatti l'articolo è stato scritto integralmente in Ulysses 2.5 per iOS (che sto testando) e sul mio iPad Pro.
Tornando alle immagini, ho ricostruito la struttura dell'articolo come mappa mentale di MindNode esportato il tutto in OPML e nel formato FreeMind. In OmniOutliner ho aperto l'OPML ed aggiunto velocomente uno "stile" di formattazione e da qui esportato in MS Word. Ho dovuto "riciclare" per l'immagine di Scapple un vecchio documento (le prime bozze di Avvocati ed Informatica).

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